ANCHE L’INFINITO HA UNA DATA D’INIZIO

Dopo un anno di lavori, riapre al pubblico il 1° luglio 2022 la Galleria Nazionale dell’Umbria con un allestimento totalmente rinnovato. Allestimenti firmati @Grafox

“L’infinito non ha bisogno della perfezione. Eppure anch’esso, a pensarci, ha una data di inizio”. Con queste poche emozionanti parole la pagina ufficiale della GNU ha scritto a poche ore dall’inaugurazione e ci sembrava giusto utilizzarle come titolo del nostro articolo.

_{Foto pagina facebook @GalleriaUmbriaPerugia}

Riapre i battenti la Galleria Nazionale dell’Umbria, luogo di bellezza infinita, orgoglio assoluto del nostro territorio e di tutta l’Italia, che custodisce la raccolta museale più ampia e completa della regione con opere d’arte dal XIII al XIX secolo, tra cui i capolavori del Maestro di San Francesco, di Arnolfo di Cambio, di Nicola e Giovanni Pisano, di Duccio di Boninsegna, di Gentile da Fabriano, di Beato Angelico, di Benozzo Gozzoli, di Piero della Francesca, di Agostino di Duccio, di Francesco di Giorgio Martini, del Perugino, di Pintoricchio, di Orazio Gentileschi, di Pietro da Cortona, di Valentin de Boulogne, di Sebastiano Conca, di Pierre Subleyras, di Jean Baptiste Wicar.

“Oggi è un giorno speciale per Perugia, per l’Umbria, per l’Italia – afferma il professor Massimo Osanna, Direttore generale Musei –. Dopo un anno di lavori, torna fruibile al pubblico un luogo d’eccellenza, custode del patrimonio artistico e culturale nazionale. Finanziati dal Fondo Sviluppo e Coesione, gli interventi di riallestimento della Galleria nazionale dell’Umbria consegnano ai visitatori un museo proiettato verso il futuro ma che non dimentica di celebrare la grande cultura figurativa umbra che, dai maestri del Medioevo e del Rinascimento, si è trasmessa fino alla contemporaneità, ad artisti quali Gerardo Dottori, Roberto Paci Dalò, Vittorio Corsini, Piero Dorazio, Alberto Burri presenti per la prima volta all’interno del percorso espositivo”.

Il nuovo allestimento intende offrire al visitatore un percorso di visita migliore rispetto al passato, arricchito con opere di recente acquisizione o fino ad oggi conservate nei depositi. Il frutto di un lavoro lungo e meticoloso, che unisce tradizione, innovazione, attenzione all’ambiente, approccio tecnologico, risparmio energetico, soluzioni all’avanguardia.

Aver contribuito nuovamente, come Grafox, alla realizzazione di un lavoro così emozionante, ci riempie d’orgoglio. Un orgoglio doppio, aggiungeremmo. Sì, perché un tassello della grande famiglia Grafox è parte integrante della grande organizzazione che ha contribuito al fantastico successo della Galleria. E finisce così che ci sentiamo parte integrante di questo successo, con una gioia doppia, avvolti in un grande abbraccio che celebra la solita fantastica rincorsa contro il tempo (sapete come funzionano i giorni prima dell’inaugurazione?!)

Che dire poi dell’altro capolavoro, stavolta di comunicazione? Ci piace da impazzire quando non ci si prende mai troppo sul serio (noi lo facciamo di continuo?!), nemmeno di fronte ad una cosa tanto grande come questa. Ridere dell’arte, ridere della morte.

In pieno stile Taffo, con quell’ironia in salsa noir, in cui si gioca sul valore dell’arte, definendone con un sorriso il suo valore immortale, insuperabile, inalienabile.

In buona sintesi, “intanto venite a vederla, che poi non si sa mai”.

Grafox è un’azienda che si occupa di allestimenti, stampa digitale e prototipi ad altissimi livelli, creando soluzioni per i suoi clienti dal 1993 con cura e professionalità.