La storia del manifesto pubblicitario ha radici antiche.
Agli albori, per una qualsiasi informazione importante si stampavano manifesti e volantini, per divulgare informazione di ogni genere, dalla politica alla religione alla pubblicità.
Lo sviluppo e la nascita dei manifesti pubblicitari si ebbe con la rivoluzione industriale, alla fine dell’800. Il padre fondatore della locandina pubblicitaria porta il nome di Jules Chéret. pubblicitario e pittore, che comprese l’importanza dell’immagine per attirare l’attenzione delle persone, dei turisti, realizzando oltre 1000 manifesti destinati a restare scolpiti nella storia.
Il primo manifesto pubblicitario, fu pubblicato in Italia da Rossetti in occasione dell’opera lirica “Faust” di Gounod del 1863.
Impossibile non citare tra i più visionari autori Leonetto Cappiello, illustratore e caricaturista livornese che percorse uno stile ispirato spesso da personaggi di fantasia, con l’impiego di colori vivaci su sfondi scuri, in cui c’è una relazione non sempre immediata con il prodotto da pubblicizzato.
Nonostante il trascorrere del tempo e l’avvento del “digital” e della comunicazione online, il manifesto pubblicitario continua a rimanere un veicolo decisivo di promozione e a mantenere tutta la sua forza attrattiva.
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