HAI DETTO GRAFOX SCHOOL?

Imparare ad imparare.

In quella che, a ragione, Bauman ha definito “modernità liquida”, L’ “io speriamo che me la cavo” diventa un paradigma da tenere lontano.

Occorre, quasi paradossalmente, imparare a violare la conformità alle regole, liberarsi dall’idea di stabilità, dalle abitudini e, anzi, prevenire la loro formazione.

Imparare ad imparare.

Ricostruire l’esperienza attraverso apprendimenti flessibili.

Puntare, quindi, alla creatività e alla riflessione.

Grafox si è interrogata a lungo sulla possibilità di intervenire concretamente, di esporsi al rischio di contribuire a “disegnare” la società del domani.

E si è concentrata su quel verbo che costituisce la bandiera del suo impegno e del suo fare: IMMAGINARE.

Simulazione grafica allestimento aula d’insegnamento

È con questo obiettivo che nasce GRAFOX SCHOOL, la nuova divisione relativa agli allestimenti per le scuole: portare l’immaginazione nelle scuole come nuova possibilità di comunicazione che stimoli costantemente studenti (e insegnanti, perché no?) alla meraviglia della scoperta.

Scoperta che li porti a vedere oltre che guardare.

Scoperta che, unendo la parola all’immagine, sviluppi un nuovo approccio –  didattico-umano-critico.

Simulazione grafica allestimento corridoio sul tema delle scienze

È questa la sfida di Grafox School: creare domande, suscitare perché, sviluppare la genesi di un pensiero critico che significhi interesse, passione, pensiero individuale che prospetti obiettivi futuri consapevoli e coscienti.

Grafox School vuole fornire spunti che incoraggino il pensiero e il confronto attraverso un ambiente scolastico che non si infranga su una istituzione aliena, ma che costituisca un continuum con la realtà di tutti i giorni.

Creare bellezza, suscitare attenzione e stimolare l’apprendimento, dunque.

Come? Alla maniera Grafox!

Simulazione grafica allestimento biblioteca

Trasformando spazi anonimi come pareti, corridoi, banchi in una nuova metodologia educativa, in una nuova concezione di “Libro”, in una sorta di immaginifico dialogo – mai pesante, mai scontato, mai fuori luogo – con la cultura e con l’altro, con l’insegnante e con se stessi.

Entrare a scuola non significherà più scontrarsi con pareti bianche e anonime, essere costretti a guardare pavimenti pallidi e subire il peso di soffitti grevi.

Entrare a scuola da oggi sarà esperienza sensoriale, curiosità, colore a ricordare le infinite possibilità della vita, immagini a suggerire idee passate che diventano concetti ancora da sfruttare, nozioni viste da angolazioni differenti e più alla portata di tutti.

Cultura “liquida”, visiva, da prendere, modellare, adattare e sfruttare. Da soli e con gli altri, in un dialogo nuovo e continuamente plasmabile, costruito su misura.

Positività. Fiducia. Possibilità.

“Meravigliarsi di ogni cosa è il primo passo della ragione verso la scoperta”

(Louis Pasteur)

Ne abbiamo parlato con l’ex (super)dirigente dell’Istituto Volta di Perugia, la prof.ssa Rita Coccia, una vita a battagliare per innovare la scuola e la sua attitudine tra i giovani, antesignana in termini di innovazione e modernità negli ambienti scolastici:

“Da sempre si è individuata la scuola come unico luogo di apprendimento; l’aula, la classe il docente e il libro di testo sono stati punto di riferimento per intere generazioni. Finalmente si è compreso che l’apprendimento non è limitato solo alla classe, infatti, è ormai noto che l’alunno indipendentemente dall’età può acquisire conoscenze e competenze in una ampia varietà di contesti e luoghi anche al di fuori della scuola per questo, sempre più spesso, si parla di “Learning environment”. Il termine comprende anche la “vision” della scuola, l’etica e le caratteristiche che la presiedono, il modo in cui gli individui interagiscono tra loro e come gli insegnanti possono organizzare un ambiente educativo per facilitare l’apprendimento. Se si considera quindi che gli studenti apprendono in molti modi diversi e in contesti diversificati, uno degli obiettivi principali per migliorare il processo di crescita sarà quello di creare un ambiente interessante, creativo e motivazionale che sfrutti anche spazi della scuola non utilizzati o sotto stimati per la loro potenzialità di sviluppare curiosità e motivazione alla scoperta. Negli ultimi anni molte scuole italiane hanno cercato di innovare e creare ambienti diversi più vicini al vissuto quotidiano dei loro alunni; si è puntato molto su arredi particolari, confortevoli, visivamente accattivanti, ora con questa proposta si allarga il campo di intervento coinvolgendo anche le pareti, le porte, le finestre, gli spazi fuori le aule, in sintesi l’ambiente nella sua interezza. Tutta la scuola diventa così una grande “ full immersion” nel contesto di apprendimento, potenziando maggiormente lo stile di apprendimento visivo così stimolato dalle nuove tecnologie e dai nuovi media”.

Imparare ad imparare: la scuola del domani disegna e forma il futuro con Grafox School.

E come diciamo sempre… voi lo immaginate, noi lo realizziamo.


Grafox è un’azienda che si occupa di allestimenti, stampa digitale e prototipi ad altissimi livelli, creando soluzioni per i suoi clienti dal 1993, con cura e professionalità.

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